lunedì 14 maggio 2018

Dalla "biblioteca" della memoria a internet.


Quanti di noi invece di sforzare la memoria per trovare risposte a domande quotidiane si rivolgono al web? Sempre di più utilizziamo Google per ottenere informazioni e, ogni volta che ne usufruiamo la nostra mente è propensa a farlo di nuovo in futuro. A sottolineare ciò, è un nuovo studio statunitense, pubblicato sulla rivista 'Memory', da cui emerge un rafforzamento del fenomeno "cognitive offloading", ossia la tendenza a ricorrere a Internet come aiuto alla memoria. Come dimostrano i test condotti sul campo, le persone fanno affidamento ad Internet per rispondere alle domande poste, anziché attivare le proprie risorse.


«Più si usa Internet come supporto ed estensione della memoria più vi facciamo ricorso.

Diversamente dal passato non siamo più interessati a cercare di ricordare da soli mentre nel nostro quotidiano aumenta la dipendenza da smartphone e computer dai quali otteniamo comodamente le informazioni» commenta Benjamin Storm, uno degli autori della ricerca. 
Perciò, i ricercatori ci mettono in guardia: attenzione allo strapotere del web sulla memoria perché potrebbe determinare effetti negativi su diverse qualità umane, incluse creatività e saggezza!

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